Modena, 22 ottobre 2021

Informativa

 

FIESA ASSOPANIFICATORI CONFESERCENTI MODENA

Il pane precotto e surgelato potrà essere venduto solo preconfezionato

Il Consiglio di Stato conferma quanto già deciso dalla Cassazione: il pane Precotto e Surgelato può essere posto in vendita solo preconfezionato

Inoltre, con la recente Sentenza n. 6677/2021, ha ribadito il principio del preconfezionamento obbligatorio del pane precotto e surgelato, al fine di distinguerlo correttamente dal pane fresco, così come già stabilito lo scorso anno dalla Suprema Corte di Cassazione con provvedimenti già illustrati e commentati nel dettaglio a cura del nostro Ufficio legislativo e pubblicati su www.fiesa.it.

In questo caso, il Consiglio di Stato ha confermato in grado d’appello il rigetto del Ricorso, promosso in primo grado dinanzi al TAR della Puglia da parte di una Società concessionaria contro un Provvedimento della competente ASL di Lecce, recante sanzioni ad un Supermarket per accertata commercializzazione senza confezione né etichetta di pane precotto, surgelato o meno, in violazione delle norme nazionali.

Nella fattispecie, il nuovo pronunciamento del Consiglio di Stato, nel ritenere inammissibile ed infondato il  ricorso,  ha chiarito che all’interno dei punti vendita il pane precotto deve essere obbligatoriamente venduto alla clientela già preconfezionato ed etichettato, dal momento che nemmeno può essere consentita ai consumatori nella GDO l’eventuale manipolazione di tali prodotti prima di imbustarli, ancorché tramite appositi recipienti ed imballaggi disponibili unitamente a bilance ad hoc per la pesatura ed il prezzo, prassi aziendale ritenuta illegittima dai giudici amministrativi nel caso specifico del Punto vendita della Società appellante, poiché in contrasto con le vigenti norme in tema di igiene e sicurezza alimentare.

Riepilogando, la Terza Sezione del Consiglio di Stato ha ribadito, ancora una volta che  Il pane ottenuto mediante completamento di cottura di pane parzialmente cotto, surgelato o non, deve essere distribuito e messo in vendita, previo confezionamento ed etichettature riportanti le indicazioni previste dalla normativa vigente in materia di prodotti alimentari, in comparti separati dal pane fresco e con le necessarie indicazioni per informare il consumatore sulla natura del prodottoeOve le operazioni di completamento della cottura e di preconfezionamento del pane non possano avvenire in aree separate da quelle di vendita del prodotto, dette operazioni possono avvenire, fatte salve comunque le norme igienico-sanitarie, anche nella stessa area di vendita e la specifica dicitura di cui al comma 1 deve figurare altresì su un cartello esposto in modo chiaramente visibile al consumatore nell’area di vendita.

Pertanto la vendita del pane parzialmente cotto deve essere effettuata, previo confezionamento, salvo restando tuttavia che nel solo caso di impossibilità di eseguire il preconfezionamento in area diversa da quella di vendita potrà farsi luogo a confezionamento in tale area, “fatte salve comunque le norme igienico-sanitarie”.

Si tratta dell’ennesima condanna- in sede giudiziaria- della pessima prassi commerciale in uso in alcune catene della Grande Distribuzione di mettere in vendita pane precotto o surgelato cercando in qualche modo di farlo passare per pane fresco- afferma Fiesa- Assopanificatori Confesercenti Modena – Bene fanno gli organi di vigilanza ad alzare la guardia verso questo fenomeno di diffusa illegalità nella commercializzazione di pane fresco che ricordiamo è solo quello che produce il fornaio. Bisogna contrastare per la corretta informazione dei consumatori e per garantire qualità, freschezza e sicurezza alimentare tali modi di fare che danneggiano le nostre produzioni a vantaggio di operatori esteri che importano nel nostro paese pani surgelati poi spacciati per pane caldo ed altre amenità del genere per raggirare i consumatori.”

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