Modena, 09 agosto 2018

Comunicato stampa

 

 

VIGNOLA, CONFESERCENTI SU RIQUALIFICAZIONE ZONA DI BRODANO

“Coerenti con quanto abbiamo sempre sostenuto rispetto all’insediamento di medie-grandi strutture commerciali di vendita sul territorio comunale”

“Indipendentemente dalle giunte susseguitesi, il nostro disappunto a riguardo non è  mai venuto meno”, precisa l’Associazione ricordando le critiche all’amministrazione Denti, quando nel 2013 inserì nel PRG la variante alla programmazione commerciale

 

“No, non abbiamo sbagliato mira. Siamo solo coerenti, con le posizioni critiche già assunte da parte nostra a più riprese in passato, rispetto allo sviluppo di medio-grandi strutture di vendita della GDO sul territorio vignolese. E questo, sempre ed indipendentemente dalle giunte di diverso colore politico che si sono susseguite alla guida del Comune.” Così Confesercenti Terre dei Castelli ritorna sulla questione Brodano. Rimarcando però, di essere favorevole alla riqualificazione viaria della zona, “Bene le opere di utilità pubblica”; meno per contro, sulla realizzazione di un centro direzionale commerciale, “Data la rete, satura da tempo.”

 

Per entrare nel merito, l’Associazione imprenditoriale cita, forse il più significativo dei tanti interventi, quando nel febbraio 2013, prefigurando quanto poi sarebbe accaduto, criticò aspramente l’operato della giunta comunale di allora guidata da Daria Denti, rispetto alla variante relativa alla programmazione commerciale, inserita nel PRG. “In tema di coerenza con le nostre posizioni a riguardo, – riprende Confesercenti – all’epoca manifestammo tutto il nostro disappunto perché il passo compiuto dall’allora Amministrazione comunale Denti, eliminava la distinzione tra settore alimentare ed extralimentare, spianando di fatto la strada verso la deregolamentazione selvaggia. Nella delibera ricognitoria del primo adeguamento dei regolamenti comunali ai principi di liberalizzazione previsti dalla direttiva Bolkestein e dai Decreti Salva Italia e Cresci Italia del governo Monti – evidenzia l’Associazione – era stata infatti inserita una variante alle norme tecniche di attuazione dell’allora Piano Regolatore vigente, atta ad emendare dal testo normativo tutti i vincoli merceologici. Un atteggiamento iperliberista, inopportuno e del tutto ingiustificato, se non addirittura funesto per la programmazione della rete commerciale vignolese, oltre che per le piccole e piccolissime imprese locali.” Variante, precisa poi Confesercenti che avrebbe consentito di realizzare strutture di tipo commerciale di medie dimensioni appartenenti indistintamente a ciascuno dei due settori e solo, previa comunicazione di inizio attività.

 

“Ritenendo pertanto valido l’assunto che, la via della riqualificazione di zone del territorio che presentano criticità, o il recupero di strutture dismesse, non necessariamente debba per forza passare attraverso l’insediamento di nuove medio-grandi aree commerciali di vendita, e ribadendo la nostra ferma contrarietà al riguardo, cogliamo l’occasione per invitare l’amministrazione comunale ad aprire un confronto con le associazioni imprenditoriali per fare il punto rispetto alle possibilità di investimento che i marchi della GDO hanno ancora sul territorio vignolese al fine di verificare quali eventuali misure di contenimento si possono adottare”, conclude Confesercenti terre dei Castelli.

 

 

Per informazioni: Ufficio Stampa Confesercenti Modena. Filippo Pederzini

Tel. 059/892640 – Mob. 393/0875555 – f.pederzini@nevent.it – C. 76/2018

Lascia un commento