Modena,06 dicembre2021
INFORMATIVA ISTITUZIONALE
SENZA CHIEDERE PERMESSO – BANDO DEL COMUNE DI MODENA PER SOSTENERE IL LAVORO FEMMINILE
È stata presentata la 2ª edizione del bando “Senza chiedere permesso” , il progetto del Comune di Modena per sostenere misure innovative di welfare aziendale e di supporto al lavoro professionale femminile che, per il secondo anno consecutivo, mette a disposizione di aziende, associazioni e libere professioniste un fondo di 40 mila euro.
Nel 2020 sono stati finanziati 9 progetti , ed anche quest’anno la finalità del bando è di sostenere quei progetti che si pongono come obiettivo la cociliazione dei tempi di vita e di lavoro e favorisconola presenza paritaria delle donne nella vita economica, oltre a promuovere un legame virtuoso tra welfare, produttività aziendale e benessere delle lavoratrici e dei lavoratori.
“Senza chiedere permesso” è stato elaborato dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Modena, dopo una condivisione con le associazioni di categoria, la Cpo, i sindacati e Unimore, partendo dalla constatazione che molte aziende faticano ad applicare gli istituti di conciliazione che già esistono, e che tutto il mondo libero-professionale di fatto ne è escluso e con il convincimento che, invece, un maggior benessere di lavoratrici e lavoratori aumenta la produttività e si trasforma in una migliore performance dell’azienda.
Confesercenti Modena è partner del progetto, insieme a Comitato imprenditoria femminile della Camera di commercio, Centro di ricerca su discriminazione e vulnerabilità di Unimore, Cgil-Cisl e Uil, Cna Modena, Ewmd (European women’s management development international network), Lapam Confartigianato donne imprese, Confcommercio Modena, Centro documentazione donna, Formodena, Commissione pari opportunità del Cup (Comitato unitario permanente degli ordini e collegi professionali).
Confesercenti Modena, grazie alla collaborazione di Cescot Modena, può fornire consulenza alle aziende interessate a partecipare al bando per lo sviluppo di progetti ad hoc. E’ possibile contattare la referente di Impresa Donna la Dr.ssa Spinelli Rosanna all’indirizzo email spinelli@confesercentimodena.it , oppure direttamente Cescot Modena all’indirizzo info@cescotmodena.com e chiedere specificatmente del bando.
Gli aggiornamenti e le novità sono disponibili sul sito del comune www.senzachiederepermesso.it
ABOUT EDIZIONE 2020
Nella prima edizione del bando che si è svolta nel 2020 sono stati premiati nove progetti innovativi a sostegno del lavoro femminile (sui 12 presentati).
- Nella linea di intervento dedicata alle aziende sono stati quattro i progetti che hanno ricevuto un contributo, accomunati dall’attenzione dedicata allo smart working ma declinati sulle esigenze specifiche: in particolare, Sixtema Spa aveva previsto anche un progetto di supporto alle famiglie attraverso permessi dedicati e l’introduzione di benefit flessibili; Hansa Temp ha dedicato una persona all’organizzazione di servizi per il personale e ha riorganizzato il settore commerciale in modo più funzionale alla formazione; la cooperativa La Lumaca ha studiato un nuovo piano di welfare aziendale; la società Pergolesi sport ha previsto un miglior accesso a permessi e flessibilità oraria e percorsi di aggiornamento.
- Nella linea di intervento dedicata alle libere professioniste e alle microimprese hanno ricevuto il finanziamento quattro progetti: tre proposti dalla commercialista Silvia Medici, dall’avvocata Lucia Beneventi e dalla microimpresa Serendipity per acquistare la strumentazione necessaria a spostare una parte del lavoro a casa, in modo da prendersi cura della famiglia, e uno da Lega Coop per azioni di formazione sullo smart working da erogare alle piccole aziende associate.
- Nella linea di intervento dedicata ad associazioni e organizzazioni è stato finanziato il progetto proposto dall’associazione Aut Aut per lo sviluppo dell’applicazione “Agenda Aut Aut” per rispondere ai bisogni specifici dei genitori che lavorano mettendo in fila gli impegni sociosanitari del figlio, creando una galleria di flash card (immagini necessarie alle persone autistiche per agire in modo autonomo) e una banca del tempo tra famiglie e volontari.
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