Riapertura termini Fondo Sicurezza

 

OBIETTIVI E FINALITA’
Attraverso il “Fondo per la sicurezza” la CCIAA, ed i comuni che fino al 2023 sono stati: Bomporto, Campogalliano, Carpi, Castelfranco Emilia, Castelnuovo Rangone, Castelvetro, Cavezzo, Concordia S/S, Fanano, Finale Emilia, Fiorano Modenese, Formigine, Guiglia, Maranello, Marano S/P, Medolla, Mirandola, Modena, Montese, Nonantola, Novi di Modena, Pavullo N/F, Ravarino, Riolunato, San Felice S/P, San Possidonio, Sassuolo, Savignano, Serramazzoni, Soliera, Spilamberto, Vignola e Zocca, sostengono le imprese che intendono dotarsi di sistemi di sicurezza per contrastare il rischio di furti, rapine ed altri episodi criminosi.

 

SOGGETTI BENEFICIARI
Possono presentare domanda le micro e piccole imprese iscritte al Registro Imprese della CCIAA di Modena, esercenti qualsiasi attività economica, con sede o unità locale in provincia di Modena che non abbiano già ottenuto un contributo sullo stesso Fondo Sicurezza almeno una volta negli anni 2021 – 2022 – 2023 con riferimento alla stessa localizzazione. Verranno finanziate in via prioritaria le imprese che esercitano attività in posto fisso e aperte al pubblico, con codice attività rientrante fra quelli indicati all’art.2 del bando.

 

ULTERIORI REQUISITI

-essere in attività;

-essere in regola col pagamento del diritto annuale;

-non essere sottoposti a procedure concorsuali o di liquidazione volontaria;

-non avere protesti a proprio carico;

-non avere subito condanne contro la pubblica amministrazione;

-essere in regola con i contributi versati nei confronti degli enti previdenziali, assistenziali ed assicurativi previsti;

-essere in regola con le normative sulla salute e sicurezza sul lavoro di cui al D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni e integrazioni;

-non avere  forniture in essere con la Camera di commercio di Modena, ai sensi dell’art. 4, comma 6, del D.L. 95 del 6 luglio 2012, convertito nella L. 7 agosto 2012, n. 135.

Si precisa che le unità locali presso le quali si intende installare l’impianto di sicurezza devono essere già state denunciate al Registro imprese al momento della presentazione della domanda.

Tutti i requisiti sopra elencati devono sussistere al momento della presentazione della domanda, fino alla liquidazione, pena la revoca del contributo stesso. 

Si precisa che il DURC verrà richiesto sia in fase di concessione del contributo sia al momento della liquidazione.

Si precisa che in fase di concessione non verrà considerato irregolare il diritto annuale non versato, ma oggetto di possibile ravvedimento operoso ai sensi del art. 13 D.lgs. 472/97; prima della liquidazione del contributo, il diritto annuale dovrà comunque essere regolare.

L’impresa richiedente il contributo si impegna inoltre a mantenere presso la sede o l’unità locale dichiarata il bene oggetto del contributo per almeno 3 anni dalla concessione. 

 

INVESTIMENTI E SPESE AMMISSIBILI
Sono ammissibili a contributo le spese per acquisto ed installazione, al netto dell’IVA, dei seguenti sistemi di sicurezza:

  1. Sistemi di video allarme antirapina conformi ai requisiti previsti dal Protocollo d’Intesa del 14/07/2009, con ultimo rinnovo in data 22/02/2024, collegati in video alla Questura e Carabinieri 
  2. Sistemi di video sorveglianza a circuito chiuso, sistemi di antintrusione con allarme  acustico e nebbiogeni
  3. Sistemi passivi: altri sistemi passivi quali casseforti, porte e serrande blindate, antitaccheggio, inferriate, vetri antisfondamento, dispositivi di illuminazione notturna interni ed esterni installati allo scopo di consentire la vista dell’interno dei locali aziendali e quindi anche la presenza di eventuali intrusi, sistemi integrati di verifica, contabilizzazione e stoccaggio denaro;
  4. Contratti stipulati con Istituti di vigilanza per la sorveglianza dei locali aziendali (sono ammessi i canoni del servizio a partire dal 1 luglio 2023); spese di ripristino per danni subiti a seguito di atti vandalici a vetrine, saracinesche, porte di accesso ai locali aziendali, registratori di cassa, impianti antirapina, di videosorveglianza, nebbiogeni o antintrusione preesistenti.

Per tutte le tipologie è ammissibile solo l’acquisto di beni nuovi. Per nuovo impianto si intende un impianto dotato di tutti i suoi componenti. Rientrano pertanto nella tipologia a) solo gli impianti che comprendono l’acquisto di videoregistratore, monitor e telecamere digitali; nel caso in cui manchi uno di questi elementi saranno considerati adeguamenti e pertanto ritenuti non ammissibili.

 

DURATA
Sono ammissibili a contributo le spese sostenute a partire dal 01 luglio 2023.

 

ENTITA’ E TIPOLOGIA DEL CONTRIBUTO

Nel caso di impianti installati in comuni aderenti all’iniziativa, il contributo copre il 

  • 50% delle spese fino ad un massimo di 3.000,00€ per sistemi di tipo a;
  • 50% delle spese fino ad un massimo di 1.200,00€ per sistemi di tipo b;
  • 50% delle spese fino ad un massimo di 1.200,00€ per sistemi di tipo c e d.

Nel caso di impianti realizzati in comuni non aderenti, il contributo copre il 

  • 40% delle spese fino ad un massimo di 2.400,00€ per sistemi di tipo a;
  • 40% delle spese fino ad un massimo di    960,00€ per sistemi di tipo b;
  • 40% delle spese fino ad un  massimo di   960,00€ per sistemi di tipo c e d.

Spesa minima prevista di 1.000 euro per ogni tipologia di intervento.

Il contributo è concesso in regime “De Minimis” e non è cumulabile con altri interventi pubblici agevolativi aventi ad oggetto le medesime spese. (fatto salvo il “super ammortamento”).

 

SCADENZA
Sarà possibile presentare la domanda di contributo ai sensi del presente bando, grazie alla riapertura dei termini, dalle ore 10,00 di lunedì 17 giugno fino alle ore 20,00 di venerdì 28 giugno 2024 esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale del legale rappresentante dell’impresa o di un soggetto delegato dall’impresa (in questo caso occorrerà allegare apposita procura)

Il contributo verrà assegnato con priorità alle domande relative alla tipologia a) impianti di videoallarme antirapina collegati in video alle Forze dell’Ordine (punti 20), in subordine alle imprese giovanili e femminili (punti 15) con domande relative alle tipologie di cui all’art. 4 lettere b) e c), in subordine alle altre domande relative alle tipologie b) e c) (punti 10) e infine alle domande relative alla tipologia d) (punti 5) collegate ad imprese con attività in posto fisso e aperte al pubblico. Fatti salvi i suddetti criteri di priorità, in caso di risorse residue, verranno finanziate anche le domande relative ad imprese non aperte al pubblico, secondo l’ordine cronologico di arrivo delle pratiche telematiche.

 

Per ulteriori informazioni, vi invitiamo ad inviare email a finanzaimpresa@confesercentimodena.it, indicando un recapito telefonico e la denominazione dell’impresa, e sarete successivamente contattati.

 

 

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