Modena, 02 maggio 2022

Informativa

 

CONFESERCENTI MODENA

Pos, dal 30 giugno doppia sanzione a chi nega pagamenti elettronici. Confesercenti Modena: “Giusto incentivare la moneta elettronica, ma occorre ridurre le commissioni”

 

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto legge 30 aprile n. 36 diventa operativa la stretta del Fisco sull’uso del contante e i pagamenti in nero con la mancata emissione di scontrini e ricevute. Inoltre, doppia sanzione a chi nega i pagamenti elettronici.

 

Cosa succederà dal 30 giugno 2022

 

Doppia sanzione per chi non consente l’uso del Pos e invio giornaliero dei dati delle transazioni con moneta elettronica per cancellare la pratica sempre in uso del “pre-conto”.

 

L’applicazione delle sanzioni ad esercenti e commercianti che negano l’utilizzo dei POS è legge e il Governo ha anticipato l’entrata in vigore, dal 1 gennaio 2023 al 30 giugno 2022. Il decreto prevede, per esercenti, commercianti e professionisti che si rifiuteranno di accettare il pagamento con moneta elettronica, una sanzione fissa di 30 euro a cui se ne andrà a sommare un’altra in misura variabile e pari al 4% del valore complessivo della transazione.

 

Confesercenti Modena ribadisce che occorre tagliare i costi delle commissioni e che il condivisibile obiettivo di un maggior utilizzo della moneta elettronica andrebbe perseguito con incentivi e non con sanzioni.

 

Così il Presidente Provinciale di Confesercenti Modena, Mauro Rossi: “Crediamo che gli obblighi e le sanzioni legati al POS siano un ulteriore aggravio per le imprese, in particolare quelle più piccole e caratterizzate da margini ridotti – distributori carburanti, bar e tabaccai – in una fase in cui i consumi stentano a ripartire. E il rispetto dell’obbligo presenterà particolari difficoltà per chi opera nelle aree non adeguatamente coperte da infrastrutture tecnologiche.”

 

“Siamo favorevoli ad incentivare la moneta elettronica: un vantaggio anche per i negozianti, visti i rischi di sicurezza derivanti dalla gestione del contante. Ma è essenziale individuare un concreto punto di incontro tra le misure di incentivazione alla moneta elettronica e le esigenze delle imprese, accompagnando tali misure con decise riduzioni delle commissioni applicate all’esercente, da azzerare per importi fino a 50 euro. Va promossa, allo stesso tempo, la competizione tra carte di credito e di debito e i sistemi di pagamento tecnologicamente più evoluti, come quelli next-gen, il cui costo per gli esercenti è già ora decisamente inferiore” conclude Rossi.

 

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