Modena, 9 novembre 2020

Comunicato stampa

Passaggio in zona Arancione – Parla Mauro Rossi Presidente Confesercenti Modena

Il passaggio dell’Emilia Romagna a Zona Arancione pone un’ulteriore difficoltà ai nostri settori, in particolare ai Pubblici Esercizi costretti alla chiusura e, in generale, alle attività commerciali, a fronte di una mobilità dei cittadini fortemente ridotta. Abbiamo sempre sostenuto, con senso di responsabilità, che l’emergenza sanitaria ha la priorità. Gli operatori di commercio, turismo e servizi hanno dimostrato serietà, impegno e rispetto delle regole. Hanno subito una chiusura di oltre due mesi a primavera, una ripartenza confusa e stentata e, dopo un’estate di leggera ripresa, l’autunno si sta caratterizzando come una stagione difficilissima, con provvedimenti particolarmente confusi e crescenti incertezze.

Il mantenimento della coesione sociale nella Fase 1 è passato anche attraverso un percorso di concertazione che ha portato alla stesura condivisa di Protocolli con il coinvolgimento delle Associazioni e le imprese hanno fatto, con grossi sacrifici, investimenti e riorganizzazioni. I Decreti del 24 ottobre e del 3 novembre hanno scatenato rabbia e frustrazione perché contengono inspiegabili disparità tra operatori economici, non giustificate da riscontri oggettivi: perché ad esempio i nostri bar e ristoranti, che operano nel rispetto scrupoloso dei Protocolli, subiscono pesanti restrizioni mentre ciò non avviene per la Grande Distribuzione Organizzata? Questi stessi imprenditori sono quotidianamente alle prese con l’incertezza dell’apertura del proprio locale il giorno successivo, in attesa di conoscere il “colore” di appartenenza della propria Regione. I provvedimenti sono tanto confusi e contradittori da necessitare spesso note successive di presunto chiarimento. E permangono dubbi e interpretazioni. Questo modo di agire da parte del Governo denota una superficialità che sconfina nella mancanza di rispetto per il lavoro delle piccole imprese.

Chiediamo regole certe e piani operativi che risultino equi e motivati perché, per continuare a fare impresa, l’orizzonte temporale, per quanto emergenziale sia la situazione, non può essere di 24 ore. Anche i provvedimenti più pesanti possono essere recepiti dagli imprenditori, purchè si riprenda un percorso di maggior dialogo e chiarezza e soprattutto i ristori siano effettivi, adeguati e rapidi.

Per ulteriori informazioni: Ufficio stampa Confesercenti Modena – Luisa Malaguti – MediaMente

Contatti: 347 1178546 – ufficiostampa@confesercentimodena.it – malaguti@mediamentecomunicazione.it

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