Nuove regole per i Buoni Pasto

Dal 1° settembre 2025 entrerà in vigore il nuovo limite previsto dal Decreto Concorrenza (Legge n. 193/2024) che dispone che le commissioni applicate dagli emettitori ai punti vendita convenzionati non potranno superare il 5% del valore nominale del buono. Il limite era già operativo da gennaio 2025 per i nuovi contratti, mentre per gli esercenti già convenzionati era stato concesso un periodo di adeguamento di 8 mesi (in scadenza il 31/08/2025).

Il cambiamento più significativo riguarda gli esercenti, e cioè ristoranti, bar, supermercati e negozi, in quanto fino ad ora le commissioni applicate dalle società emittenti i buoni potevano superare il 15% o addirittura il 20% per ogni buono incassato.
Con il nuovo limite disposto dal Decreto Concorrenza il prelievo massimo sarà del 5%, rendendo l’accettazione dei buoni molto più sostenibile, soprattutto per le piccole attività che spesso erano costrette a rinunciare a questo servizio a causa dei costi troppo elevati.

Per i lavoratori dipendenti che ricevono i buoni pasto come benefit, non cambia nulla nelle modalità di utilizzo quotidiano: potranno continuare a usarli per pranzi, spese alimentari e acquisti presso gli esercizi convenzionati, in base a quanto disposto da datore di lavoro; restano confermate le agevolazioni fiscali previste per i buoni pasto fino a 8 euro al giorno.

Effetti attesi sulla filiera – Secondo le stime di Fiepet-Confesercenti, la riduzione delle commissioni potrà generare risparmi fino a 400 milioni di euro l’anno per le imprese della ristorazione e della distribuzione. Inoltre Fiepet-Confesercenti evidenzia che il nuovo tetto alle commissioni avrà un impatto positivo su tutta la filiera: più margini per bar, ristoranti e supermercati, maggiore disponibilità ad accettare i buoni pasto e un possibile incremento dei volumi di utilizzo da parte dei consumatori. Il prossimo obiettivo sarà l’innalzamento della soglia di esenzione fiscale fino a 10 euro, ipotesi che potrebbe essere avanzata e discussa già nella prossima Manovra Finanziaria 2026.

 

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