Modena, 4 giugno 2020

 

INFORMATIVA ISTITUZIONALE

 

Il Decreto Liquidità approvato dal Senato. Tra le novità: prestiti senza istruttoria e datori lavoro non responsabili per casi Covid.

 

Il Senato approva definitivamente il decreto legge Imprese, con 156 voti a favore e 119 contrari e diventa legge dello Stato. Il testo approvato da palazzo Madama presenta sostanziali novità rispetto a quello “originario”: ecco una sintesi delle principali misure di interesse, oggetto di modifiche.

  • Aumentata la soglia dei prestiti garantiti dallo Stato

L’importo massimo dei prestiti con garanzia statale al 100% sale dai 25 ai 30 mila euro, con un allungamento dei tempi di restituzione da 6 a 10 anni. I prestiti superiori, fino a 800 mila euro – con garanzia statale fino all’80% e quella di Confidi per arrivare al 100% –  potranno essere restituiti in 30 anni. Inoltre l’attivazione di un prestito con garanzia pubblica determina per il beneficiario anche la sospensione fino al 30 settembre delle segnalazioni alla Centrale rischi.

  • Possibilità di Autocertificazione

Le aziende, per velocizzare le procedure di finanziamento con garanzia pubblica, possono sostituire all’istruttoria della banca un’autocertificazione, anche per importi oltre 25 mila euro. Un’altra modifica prevede che la garanzia dello Stato potrà essere concessa anche a imprenditori che, in passato, abbiano avuto problemi con il pagamento di mutui.

  • Esclusa la responsabilità Covid per l’imprenditore diligente

L’imprenditore che faccia rispettare le norme di sicurezza previste per i luoghi di lavoro non sarà chiamato in causa in caso di malattia Covid di un dipendente.

  • Nuovo credito d’imposta per fiere estere disdette a causa del Covid -19

Introdotto un credito di imposta pari al 30 % delle spese sostenute dalle imprese per la partecipazione a fiere e manifestazioni commerciali all’estero, che nel 2020 sono state annullate per la pandemia.

  • Estesa la platea dei beneficiari della sospensione dei mutui “prima casa”

Anche titolari di ditte individuali, artigiani, piccoli commercianti e chi esercita un’attività professionale con il lavoro proprio e dei componenti della famiglia sono ammessi alla richiesta di sospensione.

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