Modena, 19 gennaio 2023
Informativa
CONFESERCENTI MODENA
Carburanti, sciopero confermato. Faib Confesercenti Modena: “Delusi dall’incontro con il Governo, benzinai additati dal Governo come capri espiatori””
Durante la conferenza stampa congiunta di questa mattina a Roma, i rappresentanti nazionali di Faib Confesercenti, Fegica e Figisc hanno dunque confermato la mobilitazione della prossima settimana. Le prime parole dopo l’incontro con il ministro Urso, da parte di Faib Confesercenti, sono di “profonda delusione” per non aver trovato un punto d’incontro. Rimane quindi confermato lo sciopero contro il Decreto Trasparenza che scatterà alle ore 19 di martedì 24 gennaio per concludersi alle ore 19 di giovedì 26.
«Dal Governo ci aspettavamo un trattamento diverso che non c’è stato, siamo molto delusi e confermiamo lo sciopero – commenta Franco Giberti, Presidente Faib Confesercenti Modena.
“Come abbiamo già ribadito più volte benzinai non hanno certo la facoltà di decidere il prezzo alla pompa ma, anzi, sono sottoposti alla costante pressione delle compagnie proprietarie degli impianti. l prezzo è fissato dalle compagnie e non dai singoli gestori che tra l’altro non possono assolutamente modificare tali prezzi, pena la recessione dei contratti. Il loro margine è fissato, in forza dei contratti, non in percentuale ma in misura fissa, in ragione del venduto. Lo stesso meccanismo avviene anche in autostrada dove però la regolamentazione del settore si appesantisce e cambia radicalmente perché su ogni litro erogato deve aggiungersi il peso delle royalties a favore dei concessionari autostradali e un onere di gestione enormemente più costoso dovendo garantire servizi h24 e standard qualitativi più elevati”.
«Inoltre – aggiunge Giberti – l’obbligo di esporre il prezzo medio giornaliero, per noi gestori è solo un ulteriore aggravio burocratico e non fa altro che esporci al rischio di pesanti sanzioni e della chiusura temporanea dell’impianto. Ribadiamo che sono le compagnie petrolifere a doverci fornire la cartellonistica ma, se non lo fanno, in base al decreto siamo noi a risponderne davanti alla legge. Purtroppo i benzinai, così facendo, vengono additati come capri espiatori da una classe politica arrivata al governo con la promessa di smantellare le accise e che ora scarica ogni responsabilità sull’anello debole della catena».
