ANVA Confesercenti Modena contro gli eventi mercatali autorizzati dal Comune di Lizzano In Belvedere: “Un danno per gli operatori del commercio ambulante”
ANVA Confesercenti Modena si scaglia contro gli eventi mercatali previsti nei prossimi giorni a Lizzano in Belvedere. “Queste iniziative – commenta ANVA Confesercenti Modena – non rispettano le normative regionali del settore del commercio ambulante e non fanno altro che danneggiare fortemente gli operatori dei mercati locali settimanali”.
“La sindaca di Lizzano in Belvedere, in barba alle normative regionali del commercio su area pubblica, punisce gli operatori dei mercati settimanali chiamando consorzi da fuori regione che danneggiano economicamente gli operatori dei mercati settimanali. Infatti, secondo il Decreto legislativo n. 114/1998 e la legge regionale dell’Emilia-Romagna n. 12/1999, insieme alle delibere successive della Giunta Regionale, vengono stabilite con chiarezza le definizioni giuridiche di mercati, fiere e fiere straordinarie. Secondo queste norme regionali, i Comuni hanno la competenza di adottare atti ufficiali per autorizzare, istituire o affidare a terzi la gestione di mercati e fiere” aggiunge ANVA.
Per ANVA, inoltre, la dicitura che spesso questi mercati utilizzano è scorretta e ingannevole: “Questi eventi mercatali vengono connotati, la maggior parte delle volte, come mercati toscani o “Mercatino da Forte dei Marmi” ma, come già puntualizzato dal sindaco di Forte dei Marmi, e che lo ha spinto anche a scrivere all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per denunciare il danno di immagine recato proprio da queste iniziative, non hanno nulla a che vedere con la famosa e rinomata località turistica della Versilia”.
Matteo Tadolini, operatore ambulante associato ad ANVA Confesercenti Modena denuncia una situazione che si era già presentata la scorsa estate: “Già l’anno scorso avevamo denunciato il proliferare di questi mercati, con ben 11 eventi in poco più di 3 mesi. Praticamente ogni domenica si svolgeva una di queste iniziative, con un danno ingente per gli operatori dei mercati settimanali perché, lo ricordiamo, questi mercati non pagano l’occupazione del suolo pubblico. Quindi il danno è duplice, sia per il comune che non incassa nulla che per noi operatori locali che, al contrario, sosteniamo tali costi”.
Infine, per l’associazione che tutela gli operatori e le imprese del commercio ambulante, è necessario sospendere queste iniziative e incentivare e supportare maggiormente gli operatori dei mercati locali settimanali, che pagano l’occupazione del suolo pubblico e contribuiscono allo sviluppo del tessuto economico e sociale della comunità.
Modena, 18 giugno 2025 – Comunicato Stampa
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